22 aprile 2011 – Venerdì di Passione e Giornata della Terra a Spilamberto (Modena) – Celebrazione del Circolo Vegetariano VV.TT.

Eventi Paolo D'Arpini 3 aprile 2011
Il 22 aprile 2011, come ogni  anno, festeggiamo la Giornata della Terra. Quest’anno l’evento combacia con il venerdì di Passione di Gesù e questo fatto mi sembra assolutamente significativo considerando il momento che ci troviamo a vivere…. Mai come oggi la morale, l’ambiente, l’economia,  la vita stessa sul pianeta  sembrano messe a repentaglio.
 
Se celebrare la Giornata della Terra ha ancora un senso, questo è solo nella considerazione che tutti gli uomini e tutti gli esseri viventi sono egualmente figli della Terra… Non possiamo più scindere e separare.. L’esistenza tutti ci accomuna e se non compiamo quel salto nell’accrescimento della Coscienza  - come predisse lo stesso passionista Thomas Berry – la nostra società è condannata al disfacimento e la Terra alla desertificazione.
 
Thomas Berry affermò che c’è un pressante bisogno di una rinnovata mistica della terra e che debbono venire alla luce nuove figure di guide spirituali capaci di coniugare scienza ecologica e senso del sacro; queste figure attalmente non possono più essere né i preti  né gli sciamani ma bensì gli ecologisti integrali, che io definisco spiritualisti laici,  le uniche persone, donne e uomini, capaci di ascoltare la voce del pianeta. Il fine è di guidare gli umani e  tutte le comunità di viventi e non-viventi, verso  quella che Berry ha chiamato Era Ecozoica, una nuova era di consapevolezza ecologica profonda in contrapposizione alla moderna e devastante Era Tecnologica che sta portando il Pianeta intero verso una catastrofe senza precedenti.
 
Diceva Thomas Berry: “In questi momenti così drammatici per il pianeta è importante celebrare la Passione della Terra  piuttosto che  la Passione di Cristo…”
 
La nostra vita è legata ad una serie di circostanze di cui non abbiamo il diretto controllo ma,  come disse il grande saggio Nisargadhatta Maharaj,  noi siamo parte integrante della manifestazione totale e del totale funzionamento ed in nessuna maniera possiamo esserne separati….  
Di conseguenza, essendo coscienza nella coscienza,  siamo in grado di riconoscere il flusso energetico nel quale siamo immersi e  far sì che  il nostro pensiero e la nostra azione siano in sintonia con la qualità dello spazio-tempo vissuto, che il nostro pensiero e la nostra azione siano una coerente risposta al problema della vita sulla  Terra.  
 
Solo se personalmente siamo in grado di prendere coscienza che un cambiamento d’indirizzo è necessario ed occorre attuarlo per prima cosa in noi stessi.. potremo sperare che nel futuro sarà possibile celebrare altre Giornate della Terra.
 
 
Paolo D’Arpini
 
 
Celebrazione della Giornata della Terra, 22 aprile 2011 a Spilamberto:
 
Passeggiata per il riconoscimento delle forme della vita, seguendo il percorso natura lungo il fiume Panaro a Spilamberto. Verranno osservate le piante, gli animali, gli uccelli, gli umani nostri compagni, la terra, l’acqua, l’aria e tutti gli elementi che ci circondano, nella consapevolezza che non è un qualcosa di “esterno” a noi bensì la nostra espressione.
 
Appuntamento alle h. 17.00   All’ingresso di Spilamberto del Sentiero Natura (Via Gibellini)
Info. 333.6023090 – circolo.vegetariano@libero.it 
 
 
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Commento ricevuto da Giorgio Vitali:
 
 
QUEST’INDIZIO M’INDUCE AD INDUGIARE…. esiste sicuramente una PASSIO TERRIS, perchè essa rappresenta quel fremito della Terra che sta gettando le nuove gemme attraverso le sue forme viventi vegetali.
 
Ecco la passione che porta alla RESURREZIONE. Il mito è tanto forte che l’immagine della resurrezione viene visualizzato (nel cattolicesimo attraverso migliaia di raffigurazioni affidate ai più grandi artisti), in un uomo che ASCENDE AL CIELO.
Mi sono chiesto molte volte per quale ragione la RESURREZIONE è IMMAGINATA COME PERSONA CHE ASCENDE AL CIELO (domanda scema, quindi tipica degli esegeti della religione: ma per quelli che si trovano nell’altro emisfero? Quello che STA SOTTO?).
 
In realtà la risposta c’è, ed è data dalle gemme. LE QUALI PUNTANO TUTTE, IMMANCABILMENTE, VERSO IL CIELO, il nostro cielo, quello dritto sopra di NOI. Non potrebbe essere diversamente (vedi: Il Cristo Vegetante, scritto da un italiano ad inizio novecento, ove illustra tutte queste connessioni, a volte incredibili, fra la cultura della vegetazione, dell’agricoltura, della frutticultura).
E tuttavia, NOI siamo devoti al Gran Dio priapo. Principe della gemmatura degli esseri viventi.
LAUDETUR PRIAPUS!
 
  

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